La scalinata del Parco Culturale Letterario “Felice Mastroianni” nel centro
storico di Platania si è prestato come perfetto sfondo per ospitare il quarto appuntamento
dell’estate platanese targato Pro Loco ed Associazione Culturale "Felice
Mastroianni" intitolato *“Qui appartengo… Note e rime dal Reventino*”. Un
viaggio poetico e musicale alla riscoperta degli autori locali, proposti
domenica notte in chiave originale e inconsueta, guidato dalla maestria di
Giovanni Esposito e degli “Scalzi Musici Silvani” che hanno saputo
magicamente piegare le parole alla musica, adattando i testi dei poeti a
melodie coinvolgenti. Il Presidente della locale Pro Loco Paolo Nicolazzo
ha introdotto l’evento ringraziando quanti hanno contribuito alla
realizzazione della serata, in primis l’Associazione Culturale Felice
Mastroianni ed anche il Centro Studi Vittorio Butera, l’Associazione
Confluentes, il Parco Letterario Storico Paesaggistico “Michele Pane”,
l’Amministrazione Comunale di Platania ed i Comuni del circondario che
hanno dato il loro patrocinio, i relatori e a quanti hanno prestato la
propria voce per recitare i versi dei poeti.
La serata ha visto il susseguirsi di brevi ma significativi interventi
incentrati sulle figure dei poeti del Reventino, intervallati dalle
"traduzioni" musicali delle poesie degli “Scalzi Musici Silvani”.
Il Presidente dall’Associazione Culturale Felice Mastroianni Antonio
Butera, in sostituzione di Gaetano Pucci impossibilitato a presenziare
all’evento, dopo aver elogiato e ringraziato Paolo Nicolazzo per l’impegno
profuso nell’organizzazione di tutti gli eventi dell’estate platanese
nonché per la valorizzazione della Sede del Parco, ha relazionato sulla
tragica figura del poeta Franco Berardelli, scomparso in giovane età per un
male incurabile e di cui rimane ancora in gran parte inedita l’opera
poetica e letteraria. Il contributo di Giuseppe Musolino sulla figura del
poeta Michele Pane di Decollatura ha messo in luce soprattutto la
sofferenza ed il sentimento di nostalgia per la lontananza dalla terra
natia e dalla sua gente, presente nei versi dell’autore emigrato in America
dove ancora riposa il suo corpo. Antonio Cavallaro ha focalizzato il suo
intervento sulle tragiche vicende familiari e personali che hanno
caratterizzato la vita del poeta sambiasino Franco Costabile malgrado
l’amicizia e la stima di importanti letterati dell’epoca come Ungaretti e
Caproni; le delusioni e gli abbandoni lo spinsero alla scelta estrema del
suicidio e tutta la sua produzione poetica risente l’eco doloroso del suo
“male di vivere”. Stimolante la lettura proposta da Vittoria Butera del
poeta di Conflenti Vittorio Butera che, sfruttando al massimo le
potenzialità del dialetto, nelle sue composizioni ironiche e favolistiche
racconta con un velo di nostalgia ma soprattutto con arguzia e profonda
conoscenza dell’animo umano tutti gli aspetti della vita di una piccola
comunità tramandandone gli insegnamenti e i contenuti morali di valore
universale. Suggestivo e profondamente sentito è stato l’intervento di
Benito Paola, sicuramente il massimo conoscitore della vita e delle opere
del poeta platanese Felice Mastroianni. Secondo la sua lettura Mastroianni
esprime con eccelso lirismo l’identificazione dell’uomo con la natura e del
poeta con la sua gente utilizzando a volte il personaggio dell’amico Rocco
(verosimilmente immaginario). Durante il suo intervento intervento il Prof
Paola ha espresso anche una vena di rammarico per il fatto che i
contemporanei di Mastroianni non gli abbiano tributato la dovuta
considerazione che solo molto di recente gli è stata riconosciuta.
Dopo un vivace intermezzo musicale contrassegnato da una molteplicità di
ritmi e adattamenti, diversi interpreti (Michele Montuoro, Gilda Bisogni,
Giancarlo Villella, Alma Pesce, Maria Teresa Sacco, Saverio Bonacci, Franco
Gennaccaro e Lucrezia Nicolazzo ) hanno declamato alcune poesie dei Poeti
del Reventino, rendendo vivi e attuali i loro messaggi.
Le voci di Antonella Caputo, Felice Grandinetti, Alma Pesce e Giovanni
Esposito accompagnate
alla tastiera da Michele Di Cello, al basso da Antonio Grandinetti, alla
chitarra da Gaetano De Fazio e da Basilio Vescio alla chitarra, flauto,
armonica e fisarmonica, hanno concluso la manifestazione che per una sera
ha regalato al pubblico un momento di inaspettata emozione, ricca di antiche
risonanze e dolci versi trasportandolo per qualche ora lontano
dall’assordante frastuono vacanziero.
Il Presidente dell’Associazione Culturale “Felice Mastroianni”
La scalinata del Parco Culturale Letterario “Felice Mastroianni” nel centro
storico di Platania si è
prestato come perfetto sfondo per ospitare il quarto appuntamento
dell’estate platanese targato Pro Loco ed Associazione Culturale "Felice
Mastroianni" intitolato *“Qui appartengo… Note e rime dal Reventino*”. Un
viaggio poetico e musicale alla riscoperta degli autori locali, proposti
domenica notte in chiave originale e inconsueta, guidato dalla maestria di
Giovanni Esposito e degli “Scalzi Musici Silvani” che hanno saputo
magicamente piegare le parole alla musica, adattando i testi dei poeti a
melodie coinvolgenti. Il Presidente della locale Pro Loco Paolo Nicolazzo
ha introdotto l’evento ringraziando quanti hanno contribuito alla
realizzazione della serata, in primis l’Associazione Culturale Felice
Mastroianni ed anche il Centro Studi Vittorio Butera, l’Associazione
Confluentes, il Parco Letterario Storico Paesaggistico “Michele Pane”,
l’Amministrazione Comunale di Platania ed i Comuni del circondario che
hanno dato il loro patrocinio, i relatori e a quanti hanno prestato la
propria voce per recitare i versi dei poeti.
La serata ha visto il susseguirsi di brevi ma significativi interventi
incentrati sulle figure dei poeti del Reventino, intervallati dalle
"traduzioni" musicali delle poesie degli “Scalzi Musici Silvani”.
Il Presidente dall’Associazione Culturale Felice Mastroianni Antonio
Butera, in sostituzione di Gaetano Pucci impossibilitato a presenziare
all’evento, dopo aver elogiato e ringraziato Paolo Nicolazzo per l’impegno
profuso nell’organizzazione di tutti gli eventi dell’estate platanese
nonché per la valorizzazione della Sede del Parco, ha relazionato sulla
tragica figura del poeta Franco Berardelli, scomparso in giovane età per un
male incurabile e di cui rimane ancora in gran parte inedita l’opera
poetica e letteraria. Il contributo di Giuseppe Musolino sulla figura del
poeta Michele Pane di Decollatura ha messo in luce soprattutto la
sofferenza ed il sentimento di nostalgia per la lontananza dalla terra
natia e dalla sua gente, presente nei versi dell’autore emigrato in America
dove ancora riposa il suo corpo. Antonio Cavallaro ha focalizzato il suo
intervento sulle tragiche vicende familiari e personali che hanno
caratterizzato la vita del poeta sambiasino Franco Costabile malgrado
l’amicizia e la stima di importanti letterati dell’epoca come Ungaretti e
Caproni; le delusioni e gli abbandoni lo spinsero alla scelta estrema del
suicidio e tutta la sua produzione poetica risente l’eco doloroso del suo
“male di vivere”. Stimolante la lettura proposta da Vittoria Butera del
poeta di Conflenti Vittorio Butera che, sfruttando al massimo le
potenzialità del dialetto, nelle sue composizioni ironiche e favolistiche
racconta con un velo di nostalgia ma soprattutto con arguzia e profonda
conoscenza dell’animo umano tutti gli aspetti della vita di una piccola
comunità tramandandone gli insegnamenti e i contenuti morali di valore
universale. Suggestivo e profondamente sentito è stato l’intervento di
Benito Paola, sicuramente il massimo conoscitore della vita e delle opere
del poeta platanese Felice Mastroianni. Secondo la sua lettura Mastroianni
esprime con eccelso lirismo l’identificazione dell’uomo con la natura e del
poeta con la sua gente utilizzando a volte il personaggio dell’amico Rocco
(verosimilmente immaginario). Durante il suo intervento intervento il Prof
Paola ha espresso anche una vena di rammarico per il fatto che i
contemporanei di Mastroianni non gli abbiano tributato la dovuta
considerazione che solo molto di recente gli è stata riconosciuta.
Dopo un vivace intermezzo musicale contrassegnato da una molteplicità di
ritmi e adattamenti, diversi interpreti (Michele Montuoro, Gilda Bisogni,
Giancarlo Villella, Alma Pesce, Maria Teresa Sacco, Saverio Bonacci, Franco
Gennaccaro e Lucrezia Nicolazzo ) hanno declamato alcune poesie dei Poeti
del Reventino, rendendo vivi e attuali i loro messaggi.
Le voci di Antonella Caputo, Felice Grandinetti, Alma Pesce e Giovanni
Esposito accompagnate
alla tastiera da Michele Di Cello, al basso da Antonio Grandinetti, alla
chitarra da Gaetano De Fazio e da Basilio Vescio alla chitarra, flauto,
armonica e fisarmonica, hanno concluso la manifestazione che per una sera
ha regalato al pubblico un momento di inaspettata emozione, ricca di antiche
risonanze e dolci versi trasportandolo per qualche ora lontano
dall’assordante frastuono vacanziero.
Il Presidente dell’Associazione Culturale “Felice Mastroianni”